Il Blog di Roberto Serpico
venerdì 4 gennaio 2019
sabato 13 gennaio 2018
giovedì 11 gennaio 2018
Un "biker".
Ho comprato la moto per un sogno personale.
Un giorno forse la venderò per un sogno in comune.
Ho conosciuto bikers che mi hanno insegnato qualcosa ed arricchito il mio spirito.
Ne ho conosciuti altri che sono stato contento di aver dimenticato.
Ho avuto freddo.
Ho avuto caldo.
Ho riso spesso dentro il casco.
Ho cantato ed urlato di gioia come un matto.
Si...Qualche volta ho pianto.
Ho visto posti meravigliosi e vissuto esperienze indimenticabili.
Qualche volta ho perso il posteriore ed ho avuto paura.
Altre ho fatto curve da paura.
Mi sono fermato a guardare un panorama.
Ho salutato e parlato con perfetti sconosciuti.
Quando nella vita fanno fatica a farlo persone che vedi tutti i giorni.
Sono uscito con i demoni dentro.
E sono tornato a casa con la pace nel cuore.
Altre volte ho pensato che fosse pericoloso.
Tutte le volte che salgo in moto penso a quanto sia meraviglioso.
Ho smesso di continuare a parlarne con chi non capisce.
E passo le ore a farlo con chi non servirebbe neanche parlare.
Ho speso soldi che non potevo con qualche rinunce e piccoli sacrifici.
Ma tutte queste non valgono un solo attimo in cui sono in moto.
Non è un mezzo di trasporto né un pezzo di ferro.
È la parte mancante del mio animo e del mio spirito.
E a chi mi dice di smettere, di venderla, di crescere e di fare la persona seria.
Io non rispondo.
Ma semplicemente abbasso la visiera.
E sorrido.
mercoledì 26 aprile 2017
WebWorld: dove tutto è concesso.
giorno 03/11/2016 ore 23:03 indirizzo IP:87.74.112.105 [telefonino di Mario Rossi] ha visitato indirizzo IP: 94.78.65.144 [www.ricettematriciana.it]
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Il nuovo lusso dei tempi di oggi è questo: vivere senza smartphone.
Teoria dell’obbligatorietà della connessione in mobilità
- tumori al cervello e altri malesseri fisici (mal di testa, mal di collo, problemi di postura, altro);
- pericolo di vita e di gravi incidenti, specialmente se usato durante la guida o comunque in situazioni che non permettono distrazioni;
- disturbi dell’umore e calo del benessere individuale;
- riduzione del rispetto e dell’attenzione per le persone fisicamente presenti, fino a svuotare l’importanza di quanto avviene “qui e ora”;
- minore produttività e maggior nervosismo e distrazioni, soprattutto a causa del multitasking e del costante bisogno di reperibilità indotti dal mezzo;
- spese economiche e di tempo considerevoli per il solo uso del telefonino;
- non ultimo il fatto che tutte le comunicazioni private sono sotto controllo, spiate, tracciate, anche con localizzazione dell’utente e senza alcun controllo dello stesso sulle informazioni, gestite da terzi, che lo riguardano, in palese violazione dell’art. 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Liberi. Grazie alla Tecnologia.
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Vi prego di guardare questo servizio, che mi ha colpito molto. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-98a83f4c-1a9a-4...